Cosa c'è dietro l'autoproduzione di un album? 

Caro pubblico, 
ti scrivo questa lettera per parlarti un po' del lavoro che sta dietro la pubblicazione di un prodotto 
discografico, anzi, di quello che c'è prima, durante e dopo. 


1_ Ci sono anni di studio. Ebbene sì, si studia tanto per imparare a suonare uno strumento tanto da 
ritenere che i risultati ottenuti siano degni di essere fissati su un supporto e resi pubblici. Nel mio caso, 
anni di conservatorio che hanno reso necessario che imparassi la musica in braille, un sistema tutt'altro 
che semplice che, per essere completo e riportare fedelmente ciò che si trova nello spartito originale, ha 
bisogno di una scrittura molto complessa. Dopo il conservatorio ci sono stati gli anni di perfezionamento 
che mi hanno portato lontano da casa. Tutte esperienze meravigliose e altamente formative, ma anche 
molto dispendiose in termini economici e di energie fisiche ed emotive. 


2_ La stesura dei brani. Per scrivere canzoni bisogna vivere. Vivere intensamente gioie, delusioni
lasciarsi entusiasmare e non sottrarsi ai ceffoni che il destino riserva a tutti gli esseri umani. Accettare 
che, per poter raccontare delle storie, è fondamentale che la vita le scriva prima sul nostro cuore 
sotto forma di mille cicatrici, e più sono e più saranno le storie che potremo raccontare. Per un album di 
otto canzoni è necessario scriverne almeno venti e solo in un secondo momento scegliere quali saranno 
le più convincenti, quelle che più di tutte riusciranno a creare una narrazione coerente, come i capitoli di 
un libro. 


3_La scelta dei musicisti. Così come non metteresti in mano ad uno sconosciuto le chiavi della tua 
dimora, non affideresti i tuoi brani a qualcuno che non sei sicuro li tratterà con amore e rispetto. Altrimenti 
detto stai scegliendo i tuoi compagni di viaggio, quindi è importante valutare scrupolosamente chi ha le 
doti tecniche e umane per poter lavorare in armonia e serenità. Creare un team non è semplice e ci sono 
qualità che non puoi ottenere semplicemente pagando, quindi anche questa fase richiede esperienza e 
capacità di valutazione. 


4_Arrangiare i brani. Così come esce dalla nostra "penna" una canzone non è quasi mai pronta per 
essere registrata. Per essere presentabile ha bisogno di un bell'abito, come fosse una bella ragazza che 
si trucca e veste per il più importante degli appuntamenti. Spesso questo lavoro lo si svolge con i 
musicisti che suoneranno nel disco, altre volte, specie se si tratta di strumenti da maneggiare con cura e 
perizia come una sezione di archi o fiati, ci si rivolge ad un arrangiatore professionista. Questa parte del 
lavoro è assolutamente fondamentale e può durare mesi. Non vi stupisca il fatto che questo lavoro non 
viene saltato nemmeno negli album nei quali a suonare è solo una chitarra ed una voce. 


5_ Si entra in studio! A questo punto si passa alla fase operativa. Si sceglie lo studio nel quale registrare, 
la persona che materialmente eseguirà le registrazioni e, se si desidera fare le cose per bene, un 
produttore artistico, ovvero un paio di orecchie ben allenate, che conoscono la nostra musica, e che 
sapranno indirizzare le nostre scelte in fase di registrazione in modo che ciò che stiamo suonando vada 
nella giusta direzione. 


5_ Se si desidera avere le copie fisiche del disco, come nel mio caso, a questo punto ci si deve 
occupare della copertina, del libretto, della grafica in generale. In aggiunta, data la mia situazione, anche 
di un gruppo di persone che possano darmi una mano a scegliere ciò che più si avvicina alla mia 
sensibilità, non potendo valutare di persona tutto ciò che concerne il campo visivo. 


6_ Si va in stampa. Finalmente il disco è pronto per essere stampato, inserito nella sua custodia e 
confezionato. E' importante che tu sappia che la differenza, a livello economico, tra stampare duecento o 
mille copie è minima. Infatti la maggior parte dei costi stanno nel creare il master, ovvero la matrice che 
darà origine alle copie successive. 


7_ E la SIAE? Ecco qua, giusto per non farci mancare niente, nessun disco può essere commercializzato 
se non ha apposto sopra il bollino della SIAE, e, indovinate un po'? Anche questo si paga, ed è 
obbligatorio! 


8_ Ok, abbiamo il disco, e quindi? A questo punto hai in mano un prodotto ma nessuno lo sa! Arriva la 
fase più complessa, ovvero la promozione. Spesso il lancio di un album è affidato all'uscita di un video
in maniera che più persone possibile possano conoscere uno dei brani tramite le immagini. Ora, non per 
parlare sempre di me stesso, però immaginate quanto sia facile per me valutare il lavoro del videomaker a cui mi rivolgo.

Posso assicurarvi che è massacrante districarsi tra le mille diverse opinioni, pareri di ogni genere, consigli richiesti e non, ai quali vengo sottoposto in questa fase! Ci si avvale della  collaborazione di un ufficio stampa e, a meno che non si sia deciso di vivere nel 1988, di un esperto in social media management.
 

Ecco un riassunto stringatissimo, anche se non si direbbe, delle fasi della realizzazione di un album.

Ci tengo a sottolineare che nessuna, dico, nessuna di queste fasi può essere saltata o aggirata, e che 
NESSUNA, N-E-S-S-U-N-A è gratuita! 


Detto ciò, o amico del pubblico che hai avuto la pazienza di arrivare fin qui nella lettura, spero abbia 
capito perché è fondamentale il tuo contributo. Se pensi che abbia un valore il raccontare storie tramite 
la musica, se credi che l'arte sia una parte fondante della civiltà, se hai piacere e voglia di sostenere gli 
artisti indipendenti, che con passione e fatica portano avanti un lavoro che sì, da tante soddisfazioni, ma 
richiede uno spirito di abnegazione e ferrea costanza, non esitare e sostienici acquistando i nostri amati, 
sudati dischi! 


Con amore 
G.

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